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Osteopatia-LE FASCE - PAOLETTI.doc
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Le cellule del tessuto connettivo

Cellule mesenchimali: il loro citoplasma possiede dei prolungamenti che spesso danno alla cellula un aspetto stellato e che permettono l’adesione con la cellula vicina. I punti di contatto sono temporanei perché le cellule mesenchimali mantengono la loro individualità e possono anche spostarsi. Alcuni autori pensano che permangano nel tessuto adulto pronte a differenziarsi in: fibroblasti, macrofagi e cellule del parenchima delle ghiandole surrenali.

Fibroblasti: sono i costituenti cellulari più numerosi del tessuto connettivo. Si trovano nel tessuto adulto. Servono alla produzione di sostanza fondamentale intercellulare e dei precursori di fibre connettive. Assicurano anche la secrezione di enzimi, permettono il catabolismo di alcune macromolecole e il rinnovamento di strutture quali la membrana basale. Giocano un ruolo importante nell’infiammazione e nella cicatrizzazione. La produzione di protocollagene si effettua a livello del reticolo endoplasmatico e dell’apparato di Golgi, si ha poi la secrezione nella sostanza fondamentale. I fibroblasti sintetizzano anche i glicosaminoglicani. I fibroblasti modificano il loro comportamento in base a fattori meccanici. Tutte le tensioni o le pressioni mantenute su un tessuto fasciale generano: moltiplicazione dei fibroblasti; orientamento dei fibroblasti secondo linee di forza create dalla pressione o dalla tensione; aumento della secrezione da parte dei fibroblasti di macromolecole al fine di rinforzare la fascia di fronte all’aumento delle costrizioni. Se la tensione persiste ne risulterà un addensamento della fascia che apparirà più stretta e di un colore più madreperlaceo, con una disposizione in funzione delle linee di forza, come possiamo vedere in dissezione. Il fibroblasta è il principio direttore della sostanza fondamentale, solo questo tipo di cellula, in retroazione con con tutti gli altri componenti cellulari e nervosi, è capace di sintetizzare una sostanza fondamentale adattabile alle situazioni del momento. Il fibroblasta è però incapace di distinguere il bene dal male; se viene alterato secerne una sostanza strutturata ma non fisiologica, la cui influenza sugli elementi cellulari può essere all’origine di malattie croniche e di tumori.

Cellule reticolari: sono grandi cellule stellate; nella maggior parte derivanti dal mesenchima. Tuttavia la maggiorparte delle cellule del timo e dell’amigdala sono probabilmente di origine endoblastica.

Mastociti: appartengono al sistema immunitario e sono liberate nel tessuto connettivo per facilitare le reazioni immunitarie. I mastociti sono particolarmente abbondanti nel tessuto areolare, soprattutto degli organi che contengono importanti quantità di eparina. Sintetizzano e secernono nella sostanza fondamentale: eparina, istamina, dopamina, serotonina e acido ialuronico.

Macrofagi: sono dei fagociti. Alcuni sono fissi, altri liberi e si mettono fra le fibre fagocitando batteri, frammenti cellulari e materiale estraneo. I monociti del torrente sanguigno possono trasformarsi in macrofagi dopo essere entrati nello spazio cellulare. Grazie alla loro proprietà di trasferimento e di fagocitosi hanno un ruolo principale nella difesa dell’organismo, anche attraverso la secrezione di enzimi e di interferone. Sono le cellule più numerose del tessuto connettivo lasso e denso. La loro attività e il loro numero aumenta negli stati patologici.

Plasmacellule: sono poco frequenti nel tessuto connettivo normale, eccetto che nella lamina propria dello stomaco dove sono numerose. Le si vede anche nel tessuto ematopoietico e sono numerose nelle regioni di infiammazione cronica (mucosa digestiva, gangli linfatici, milza). Sono responsabili della produzione di anticorpi.

Leucociti: possono passare nel tessuto connettivo dal torrente sanguigno.si tratta di linfociti, monociti e polimorfonucleati eosinofili. Hanno mobilità, necessaria per combattere contro l’infiammazione e gli agenti patogeni.

Adipociti: appaiono o in gruppi tra le fibre di collagene. Li ritroviamo in tutti i tipi di tessuti. In alcune regione come vicino al rene o alla ghiandola surrenale, le cellule adipose seguono un ciclo continupo di crescita e sparizione. Il tessuto adiposo è formato soprattutto da grasso bianco. Una varietà di tessuto adiposo è conosciuta con il nome di grasso bruno, incontrato maggiormente nei neonati. Il primo ruolo di queste cellule è quello di immagazzinare grassi per diverse finalità: riserva di grassi neutri (grazie alla lipogenesi) o liberazione (lipolisi) nel torrente sanguigno in caso di bisogno energetico; isolante termico; protezione meccanica (ammortizzando le pressioni e gli urti).

Cellule pigmentate: contengono dei pigmenti con colore e struttura specifica. I più conosciute sono i melanociti, che contengono la melanina, un pigmento bruno scuro o nero.

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