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NOTA VERBALE DEL 2 AGOSTO 2005 DELL’AMBASCIATA DELLA

REPUBBLICA DI CROAZIA AL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI DELLA REPUBBLICA ITALIANA

AMBASCIATA DELLA REPUBBLICA DI CROAZIA - ROMA

Nota Verbale n. 214/5

L’Ambasciata della Repubblica di Croazia presenta i supi complimenti al Ministero degli AffariEsteri della Repubblica Italiana ed ha l’onore di accusare in data odierna la ricevuta della Nota Verbale n. 60-9/0313044 del 29 luglio 2005.

L’Ambasciata della Repubblica di Croazia inoltre ha l’onore di confermare che l’Accordo tra la Repubblica di Croazia e la Repubblica Italiana al fine della correzione tecnica della linea di delimitazione della piattaforma continentale tra i due Stati di cui all’Accordo del 1968 entra in vigore con la data 2 agosto 2005.

L’Ambasciatf della Repubblica di Croazia si avvale dell’occasione per rinnovare al Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana gli atti della sua più alta considerazione.

Roma, 2 agosto 2005

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ESERCIZIO 6. Leggete il testo. Date un vostro commento sulla crisi diplomatica tra Teheran e Londra. Cosa si legge in una nota del Ministero degli Esteri britannico? Quali norme internazionali sono state violentate? Riferitevi all’apposito articolo 37 della Convenzione di Vienna del 1961:

Segno che la crisi diplomatica tra i due paesi sta diventando sempre più profonda. La tensione era già tesa dopo la decisione del Parlamento iraniano di espellere il rappresentante diplomatico britannico per effetto delle sanzioni della Gran Bretagna contro l’Iran. E ora si prospetta un ulteriore inasprimento delle relazioni.

Quella che inizialmente sembrava un’ordinaria manifestazione di protesta per le sanzioni che Londra ha adottato contro la Repubblica Islamica

è degenerata con l’assalto e il saccheggio della sede diplomatica. Nelle immagini che sono state diffuse dalla tv iraniana Press Tv si vedono manifestanti che lanciano sassi e buttano dalla finestra documenti, mentre uno sventola la cornice con la foto della Regina Elisabetta. Si vede anche una bandiera inglese bruciata.

Il premier britannico David Cameron ha definito ―un oltraggio indifendibile‖ l’assalto all’ambasciata a Teheran e ha chiesto al regime iraniano di punire i colpevoli. Nelle ore appena precedenti, il Ministro degli esteri William Hague aveva minacciato ―serie conseguenze‖ e considerato il governo iraniano responsabile per non aver garantito la necessaria sicurezza.

Anche il segretario di Stato americano Hillary Clinton ha condannato duramente l’attacco di ieri definendolo ―un affronto non solo al popolo britannico ma anche alla comunità internazionale‖. La Clinton, in Corea del sud, ha detto di attendersi dall’Iran che protegga la vita e le proprietà dei diplomatici in linea con le convenzioni internazionali.

L’Iran però si difende: il ministero degli Esteri iraniano ha detto di essere rammaricato per l’assalto al complesso diplomatico britannico:

Il ministero degli Esteri si rammarica per le proteste che hanno portato a comportamenti inaccettabili. Noi rispettiamo le norme internazionali sull’immunità e la sicurezza dei diplomatici e delle sedi diplomatiche‖, ha detto il ministro in un comunicato.

ESERCIZIO 7. Rispondete alle seguenti domande:

1.Quali documenti si riferiscono alla corrispondenza diplomatica?

2.Per quale motivo viene inviata una nota verbale?

3.Chi sono l’autore e il destinatario di una nota personale?

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4.In quale occasione viene usato l’appellativo ―Sua Eccellenza‖?

5.Conoscete tutti i requisiti della nota verbale?

6.Che titolo va usato in una lettera indirizzata all’erede al trono?

7.Come si differenziano i complimenti protocollari secondo il rango in una nota personale?

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DECIMA UNITA’. PROTOCOLLO DIPLOMATICO

Il CERIMONIALE è un linguaggio, costituito di un complesso patrimonio di segni, di simboli, di gesti, di espressioni, di rituali, di formule, mediante i quali si attua e si ripete la manifestazione del soggetto pubblico. Il PROTOCOLLO è, invece, ciò che rende comprensibile, accettato e applicabile questo linguaggio; è il sistema delle regole, dei principi, dei criteri, delle significazioni. E' la sua grammatica.

Il ricorso ai precetti della rappresentanza protocollare è assolutamente doverosa, anzi, imposta.

La condotta protocollare, perciò, si differenzia e si caratterizza rispetto a qualunque altro contegno per il fatto che rappresenta l'agire di un soggetto che NON è del tutto libero nella individuazione della forma delle proprie relazioni.

Il Cerimoniale Diplomatico è il complesso delle regole che regolano le formalità relative allo svolgimento della funzione diplomatica ed attinenti in generale ai rapporti formali tra organi di vari stati. Esso trova le sue fonti più recenti nel trattato di Vienna sulle relazioni diplomatiche del 1961. Pur ispirandosi ad una certa uniformità di criteri generali, ogni Stato determina liberamente le proprie regole di cerimoniale anche nello svolgimento delle relazioni internazionali. Infatti in ogni Ministero degli Esteri esiste generalmente un ufficio cerimoniale o del protocollo che tratta i relativi affari. Il Cerimoniale Diplomatico della Repubblica Italiana, che ha sede presso il Ministero degli Affari Esteri, espleta i propri compiti nella sfera concernente lo svolgimento della funzione diplomatica. In particolare, esso cura i rapporti fra le Istituzioni della Repubblica Italiana ed i rappresentanti degli Stati stranieri, che possono essere i diplomatici o le Alte Autorità in visita.

Elemento preponderante nell’attività del Cerimoniale è il costante rapporto con le Ambasciate accreditate in Italia: ciò implica una collaborazione costruttiva tra il Ministero degli Esteri ed il personale delle Sedi a Roma, che significa sapersi relazionare in maniera adeguata ad interlocutori provenienti da ogni parte del mondo; se ciò richiede una conoscenza ―accademica‖ delle varie realtà nazionali, è necessaria altresì la conoscenza delle regole fondamentali che caratterizzano i rapporti interpersonali di un tale livello. Si tratta di quella che comunemente viene definita etichetta, ovvero un insieme di norme comportamentali – più o meno vincolanti – che hanno lo scopo precipuo di creare un’adeguata cornice all’interazione fra individui. L’adeguamento alle suddette norme può indubbiamente comportare non trascurabili vantaggi per la persona che ne

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dimostra conoscenza, nonché accrescere il prestigio della missione e l’efficacia del lavoro del diplomatico.

Quanto all’organizzazione interna, il Cerimoniale Diplomatico della Repubblica consta di tre uffici ciascuno dei quali è poi costituito al proprio interno da ulteriori reparti che trattano questioni specifiche. La divisione delle

funzioni è la seguente.

 

Ufficio primo:

Affari Generali del Corpo Diplomatico

Ufficio secondo: Affari Generali del Corpo Consolare e delle

Organizzazioni Internazionali - Onorificenze

Ufficio terzo:

Visite in Italia e all'Estero

Visite, Inviti, Cerimonie

Un momento importante della vita di rappresentanza è lo scambio di visite tra le Autorità. Al riguardo esistono consuetudini ormai consolidate che, in Italia, traggono origine da un documento ufficiale, la Circolare del 21 gennaio 1926 n. 761/46, a firma di Benito Mussolini che ritenne di estendere a livello nazionale quanto praticato sino ad allora nel solo ambiente militare.

In buona sostanza, lo scambio di visite consiste nelle visite di dovere e nelle visite di cortesia.

Le visite di dovere sono quelle dovute, in ambiente militare, ai superiori della propria linea gerarchica. Esse sono rese nell'ufficio del superiore e vengono compiute entro tre giorni dall'assunzione dell'incarico. Le visite di commiato vengono rese non oltre la data di trasferimento o di cessazione dall'incarico.

Le visite di dovere non vengono restituite.

Le visite di cortesia rappresentano una componente importante nella vita di relazione. La prassi protocollare prevede che "Le Autorità politiche, civili e militari (ma ciò vale anche per le Autorità religiose) che prendono possesso di una carica:

rendono visita di cortesia alle Autorità politiche, civili e militari che appartengono a categorie superiori alla propria;

ricevono la visita delle Autorità di livello pari o inferiore.

Entrambe le visite vengono richieste appena assunta la carica ed effettuate quando fissate da chi deve riceverle (entro tre giorni salvo giustificati impedimenti).

Quando, invece, tali Autorità lasciano la carica:

rendono visita di commiato alle Autorità che appartengono a categorie superiori o pari;

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ricevono la visita dalle Autorità di categoria inferiore, sempre che queste siano avvertite ufficialmente e tempestivamente dalla stessa Autorità che lascia la carica".

Inviti alle cerimonie

Ricevere un invito per una cerimonia, per una colazione (pasto che inizia dalle 12,30 alle 13,30 ―lunch‖) o per un pranzo (inizio 19,30 - 20,30) esige formalmente una risposta da dare al più presto. La risposta è data con le stesse forme con cui si è ricevuto l'invito ovvero per iscritto, oppure a voce.

Nelle cerimonie ufficiali alla presenza del Capo dello Stato non possono mancare i Presidenti delle Camere, quello del Consiglio dei ministri e quello della Corte Costituzionale. Di solito, inoltre, la lista degli invitati comprende anche le altre alte cariche che hanno attinenza con il carattere della manifestazione.

Quando presenzia il Capo dello Stato, il Cerimoniale è assunto in proprio da funzionari della Presidenza della Repubblica e della Presidenza del Consiglio preposti allo specifico settore. Se oltre al Capo dello Stato intervengono Autorità estere interviene il Cerimoniale del Ministero degli

Affari Esteri.

Spesso sugli inviti è riportata la sigla R.S.V.P. (Répondez, s'il vous plaît). Si chiede in sostanza una risposta affermativa o meno. Occorre senz'altro fornirla subito. Nei casi in cui non si può aderire all'invito, oltre a ringraziare, si indicheranno genericamente i motivi.

Se sull'invito è specificato "cravatta nera" significa che è richiesto l'abito da sera (smoking). Se è indicato "cravatta bianca" significa che si deve indossare l'abito da società (frac); in tal caso le signore indosseranno sempre l'abito lungo.

La rappresentanza è una delega che nel campo protocollare una personalità rilascia ad un suo pari rango o ad un inferiore, perché partecipi, in sua vece, ad una manifestazione ufficiale. La rappresentanza è caratterizzata da tre aspetti: il rango del rappresentante, il posto del rappresentante ed i limiti della rappresentanza.

La ricordata Circolare del '50 chiarisce che la rappresentanza non può essere conferita se non a persone che abbiano rango in categoria pari o immediatamente inferiore. Di massima, pertanto, il Prefetto può farsi rappresentare dal Vice Prefetto vicario, il Generale di Corpo d’Armata dal Generale di Divisione , il Sindaco dall'Assessore, e così di seguito.

Di massima, coloro che intervengono nelle pubbliche cerimonie, in rappresentanza di cariche superiori a quella che personalmente ricoprono,

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debbono occupare il posto spettante, nell'ordine delle precedenze, alla carica che rappresentano.

Tuttavia, il principio basilare della rappresentanza prevede che il rappresentante prende comunque posto subito dopo le personalità dello stesso rango dell'Autorità rappresentata.

In tema di limiti della rappresentanza, non è ammessa la rappresentanza nei pranzi e nei ricevimenti. Infatti, nelle riunioni conviviali l'invito è rivolto alla persona e non alla carica. La rappresentanza termina con la cerimonia.

In Italia il numero oggi significativo dei Presidenti emeriti della Repubblica ha richiesto una specifica disciplina che prevede l'assegnazione del primo posto al Presidente emerito solo se nella cerimonia non interviene di persona il Capo dello Stato.

ESERCIZIO 1. Riportate i passi del testo in cui si usano i vocaboli e le locuzioni seguenti; spiegatene il significato:

un complesso patrimonio di; rendere applicabile; ricorrere a; essere doveroso; condotta protocollare; le formalità relative a; le norme attinenti a; proprie regole di; svolgimento di; ufficio cerimoniale; espletare i compiti; aver sede presso; rappresentante di; in maniera adeguata; sapersi relazionare a; interlocutore; richiedere conoscenza di; rapporti interpersonali; norme comportamentali; comportare vantaggi per qd; accrescere il prestigio; quanto a; constare di; costituirsi da; al proprio interno; scambiarsi di visite; in buona sostanza; consistere in; prendere possesso di; assumersi dell’incarico; assumere una carica; rendere una visita; ricevere una visita; esigere formalmente; alla presenza di; un suo pari rango; in tal caso; delega f della rappresentanza; in tema di; rivolgere a; intervenire di persona.

ESERCIZIO 2. Queste parole ed espressioni vi aiuteranno ad entrare nell’argomento; imparate il lessico:

Visita

визит

~ ufficiale

~ официальный визит

visita di commiato

прощальный визит

compiere una visita;

нанести визит

rendere una visita

совершить визит

annullare una visita

отменить визит

giungere (arrivare) in ~ufficiale

прибыть с официальным визитом

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recarsi in visita ufficiale rimandare, rinviare una visita invito m; su invito

~ufficiale, privato formulare (rivolgere) un invito accettare l’invito; ricevere ~

accogliere vt

~un ministro, un presidente, uno statista,

un ospite, una personalità;

~una notizia, un discorso corso m; nel corso di: colloqui, incontri, visita;

nel corso di permanenza

vertice м

~ europeo

incontro, conferenza, trattative al ~

tenere ~ cerimonia f

отправиться с офиц. визитом перенести визит приглашение; по приглашению

~ официальное, частное направить приглашение принять приглашение

принимать; встречать; признать; ~ министра, президента, государственного деятеля гостя, важную особу;

~новость, речь

входе: переговоров/встреч/визита;

во время пребывания

встреча на высшем уровне ~ встреча глав европейских гос-в встреча, конференция, переговоры на ~

провести встречу на высшем ур-не прием, церемония; этикет

ESERCIZIO 3. Imparate i sinonimi:

 

successivamente

in seguito; dopo

permanenza

visita; soggiorno

diramare un comunicato

diffondere un comunicato

dare il benvenuto

porgere il saluto

rimandare la visita

rinviare la visita

al termine

alla fine

a lungo termine

a lunga scadenza

essere ospite di

trovarsi su invito di

nel corso di

durante

rapporti

relazioni

stabilire un rapporto

allacciare un rapporto

clima

atmosfera

primo ministro

premier, presidente del consiglio

 

dei ministri

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ESERCIZIO 4. Traducete in italiano:

Одной из органических составных частей дипломатического протокола является дипломатический этикет. Если дипломатический протокол является «выражением хороших манер в отношениях между государствами», то дипломатический этикет — это проявление хороших манер в отношениях между должностными лицами, политическими и общественными деятелями, представляющими свое государство. Общение дипломатов со своими коллегами в правительственных, общественных и деловых кругах производится с соблюдением издавна установленных правил, отступление от которых может вызвать нежелательные осложнения во взаимоотношениях.

ESERCIZIO 5. Traducete in italiano per scritto:

Нанесение визитов, поддержание контактов, связей является профессиональной обязaнностью дипломата. Визиты являются активной формой дипломатической работы. Все визиты делятся на протокольные и деловые (для поддержания контактов).

Протокольные визиты наносят как главы дипломатических представительств, так и все остальные дипломатические работники, а также их жены. Формально считается, что в ходе протокольных визитов не об-

суждаются конкретные деловые вопросы. Он длится около 20 минут. Случаи и порядок проведения визитов определяются и регули-

руются правилами дипломатического протокола.

Деловой визит может иметь место как по инициативе дипломата,

так и представителя страны пребывания. В ходе этого визита обсуж-

даются деловые вопросы. Продолжительность делового визита может длиться несколько часов.

Основные правила нанесения дипломатических визитов можно свести к следующему:

1)О дне и времени визита уславливаются заранее. Обязательным

истрогим протокольным правилом является точное соблюдение времени приезда на визит.

2)Необходимо строго выполнять протокольные нормы формы

одежды.

3)В ходе визита ведется беседа, к которой необходимо готовить-

ся.

Инициатива в беседе принадлежит хозяину.

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